Nautica: per lavori su barche extra Ue nuove regole da Dogane

Nautica: per lavori su barche extra Ue nuove regole da Dogane

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha emanato nuove procedure per i lavori di refitting effettuati dai cantieri italiani della nautica su unità da diporto extra Ue, che prevedono una semplificazione e la riduzione degli oneri e delle garanzie richieste.

“La circolare, frutto del proficuo lavoro di confronto svolto dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli con Confindustria, tiene conto delle esigenze di semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi che gravano sulla cantieristica e restituisce competitività alle nostre imprese” commenta Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica.

Le principali novità per i cantieri e il plauso di Confindustria Nautica

Fra le novità principali è prevista l’esenzione dalle garanzie fideiussorie e dall’imposizione Iva per le manutenzioni effettuate in regime di ammissione temporanea e la riduzione delle garanzie doganali fino al 100% per i cantieri autorizzati. “Una boccata d’ossigeno – dichiara Confindustria Nautica con una nota – che arriva in via sperimentale per il solo settore della Nautica da diporto, in attesa dell’estensione ad altri comparti industriali”. 

L’avviso dell’Agenzia delle Dogane: cosa cambia

L’Agenzia delle Dogane ha pubblicato un avviso in data 30 maggio 2022 con cui ha reso noto che con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi per la cantieristica nazionale, dovuti soprattutto agli elevati importi da garantire per le lavorazioni svolte in regime di perfezionamento attivo, con la circolare 20/2022 le Dogane intervengono per illustrare una serie di semplificazioni procedurali per lo svolgimento delle attività di manutenzione e refitting delle imbarcazioni da diporto non unionali.

Le lavorazioni in ambito del refitting della nautica

La circolare individua le lavorazioni di manutenzione che possono essere svolte in regime di ammissione temporanea, con formalità ridotte e senza la prestazione di garanzia, e quelle che devono essere svolte in regime di perfezionamento attivo in quanto più complesse o che comportano una modifica strutturale del bene.

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Per tali attività di lavorazione, oltre ad essere dettagliate le procedure operative da utilizzare, sono state introdotte notevoli riduzioni degli importi (fino ad un tetto massimo del 50% o 30% dell’importo di riferimento della garanzia ai fini Iva) da garantire per l’utilizzo del regime di perfezionamento attivo, grazie all’applicazione dei criteri soggettivi e oggettivi previsti dalla normativa unionale. I cantieri italiani in possesso di autorizzazione A.E.O. per le semplificazioni doganali potranno beneficiare dell’esonero dell’importo da garantire fino ad un tetto massimo del 100%. Inoltre, sulla base dell’orientamento espresso dall’Agenzia delle Entrate viene anche chiarito che le lavorazioni svolte in ammissione temporanea, così come quelle in regime di perfezionamento attivo, possono usufruire della non imponibilità IVA.